Luigi Lazzareschi

Parliamo con Luigi Lazzareschi, Amministratore Delegato Sofidel


Quale significato dà Sofidel all’espressione Crescita sostenibile, oggi che la sostenibilità è mainstream?

“Sofidel fa della sostenibilità una leva strategica di sviluppo e di crescita, lavorando per ridurre i propri impatti sul capitale naturale e massimizzare i benefici sociali per tutti i suoi stakeholder. Una filosofia racchiusa nel principio guida “Less is More” che ispira ogni attività del Gruppo nella creazione di valore condiviso. Trasformazione ecologica, per un’economia a basso impatto di carbonio e a ridotto consumo di capitale naturale, digitalizzazione e inclusione sociale sono alcune delle priorità che il Gruppo si è dato nella sua opera di creazione di valore condiviso. È vero siamo un diventati un Gruppo internazionale ma siamo un’azienda nata quasi 50 anni fa, non quotata e di proprietà familiare: queste radici ci portano naturalmente a guardare sempre lontano e a pensare sempre sul lungo termine per andare oltre le singole generazioni. Questo tipo di approccio è quello che ci ha portato a mettere la sostenibilità economica, sociale a ambientale al centro della nostra strategia. 

In particolare lavoriamo lungo tre filoni che si riconducono alla crescita sostenibile: la sostenibilità economica che per noi significa efficienza produttiva.

Il rinnovamento del patrimonio tecnologico utilizzato nel processo produttivo (cartiera e trasformazione) è un asset fondamentale in termini di efficienza dell’organizzazione. L’attenzione al patrimonio tecnologico è una costante dell’intera storia di Sofidel che, negli anni, ha saputo costruire rapporti virtuosi e duraturi con alcuni dei principali fornitori del settore. Dal 2016, questa tensione verso il futuro si è tradotta in una nuova e vasta opera di rinnovamento del proprio patrimonio tecnologico.

La riduzione del costo della logistica che è stato e continua a essere chiave nella nostra strategia: abbiamo 30 impianti disegnati per minimizzare le distanze ed essere più competitivi sia a livello di costi che nel fornire servizi in modo estremamente tempestivo. Le conseguenze di minore impatto ambientale di questo approccio sono una conseguenza evidente della diminuzione dei trasporti.

Infine, pensiamo che azienda leader debba ambire a crescere più dei suoi competitor, ad avere un ritorno economico per sostenere questa crescita, ma tutto con un imprescindibile impatto positivo, sociale e ambientale, sulle comunità in cui opera. In Sofidel già nel 2008 ci siamo dati obiettivi molto sfidanti nell’ambito dell’approvvigionamento delle materie prime, nell’efficientamento dei consumi idrici e nella riduzione delle emissioni. Faccio due esempi.

Il Gruppo applica rigorose politiche di approvvigionamento di materia prima di origine forestale e privilegia fornitori che si attengono ai principali schemi di custodia forestale. Il 100% della cellulosa utilizzata nel processo produttivo proviene da fonti certificate secondo gli standard FSC®, FSC Controlled Wood e PEFC™.

Negli anni 2000 siamo stati la prima azienda manifatturiera italiana e la prima al mondo nel settore del tissue ad aderire al programma internazionale WWF Climate Savers, rivolto alle imprese leader sul fronte della “low carbon economy”, che proponeva di adottare volontariamente piani di riduzione delle emissioni di gas serra, attraverso la definizione e l’implementazione di strategie e tecnologie innovative. Dal 2009 al 2020 abbiamo superato gli obiettivi che ci eravamo preposti: sono stati investiti circa 100 milioni di euro in impianti di cogenerazione, di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, centrali a biomasse e attività di efficientamento energetico e ad oggi, il Gruppo ha ridotto le emissioni dirette di CO2 in atmosfera del 24%.

Ma, conclusa questa prima fase del percorso, ci siamo dati subito nuovi obiettivi più sfidanti per ridurre, entro il 2030, le emissioni climalteranti derivanti dalle nostre attività (scopo 1 e 2) del 40% – soprattutto attraverso un incremento dell’uso di energia derivante da fonti rinnovabili – e, relativamente alle attività di produzione di polpa di cellulosa dei nostri fornitori (scopo 3), del 24%, in entrambi i casi rispetto all’anno base 2018. Target approvati, mi fa piacere sottolinearlo, da Science Based Targets initiative (SBTi) come coerenti con le riduzioni necessarie a limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, secondo gli accordi di Parigi.

Per quanto riguarda il packaging, come altro esempio, Sofidel si è posta l’obiettivo di ridurre del 50% l’incidenza della plastica convenzionale nella sua produzione entro il 2030, attraverso la riduzione dello spessore del film plastico impiegato nel processo produttivo, l’introduzione di nuovi packaging in carta kraft, e il progressivo impiego, in alcuni mercati, di plastiche riciclate o di bioplastiche.

Per concludere, è vero, la sostenibilità oggi è mainstream, tutte le imprese ne parlano, ma sono poche quelle che si sono interrogate e hanno condiviso i motivi per i quali ne parlano come di leva strategica di business.”

Quali sono i 10 motivi per i quali il Gruppo Sofidel pone al centro la sostenibilità?

“Essere sostenibili conviene. Il nostro approccio trova conferma nelle dimensioni attraverso le quali Sofidel misura la propria crescita: oltre al fatturato, alla marginalità, ai volumi e alla copertura geografica, altro fattore determinante è, infatti, il ritorno sociale in termini di benessere per la comunità.

Con il suo impegno a favore della sostenibilità Sofidel si aspetta dieci principali vantaggi.

1- Riduzione dei costi: l’utilizzo di fonti rinnovabili, l’incremento dell’efficienza degli impianti, la riduzione dei consumi di risorse energetiche e ambientali, sono fattori che si traducono anche in un incremento dell’efficienza economica, non solo sono investimenti.

2 – Motivazione e attrazione dei talenti: a parità di retribuzione lavorare per un’azienda attenta alla dimensione sociale e ambientale è più appagante.

3 – Accesso a vantaggi fiscali: sempre di più governi e istituzioni pubbliche penalizzeranno fiscalmente le imprese più inquinanti incentivando, viceversa, le imprese che investono nello sviluppo sostenibile.

4 – Innalzamento degli standard di mercato: gli investimenti in sostenibilità danno a questo un ampio contributo, rendendo più difficile il ricorso a pratiche competitive non corrette. Un utile strumento contro il cosiddetto dumping sociale e ambientale, attività attraverso le quali alcune imprese tentano di immettere sul mercato prodotti a prezzi più bassi offrendo garanzie inferiori ai lavoratori o non ottemperando alle normative di tutela ambientale.

5 – Soddisfazione dei consumatori oggi sempre più attenti ed esigenti nella ricerca di prodotti, servizi e in generale aziende sostenibili.

6 – Adeguata risposta alle richieste dei clienti, per esempio nell’ambito del private label: è la capacità di rispondere positivamente ai criteri di qualificazione ambientale e sociale che pubbliche amministrazioni e clienti inseriscono nelle loro procedure di acquisto, ossia maggiori possibilità di aggiudicarsi le forniture e di sviluppare collaborazioni solide e durature.

7 – Anticipazione di normative sempre più rigorose ed essere pronti ad esse: la sostenibilità è un potente lievito culturale di innovazione tecnica e organizzativa che consente di precorrere le richieste di legge. Ciò consente di ridurre i rischi operativi, migliorare il dialogo con i poteri pubblici, accumulare vantaggi competitivi.

8 – Incremento della propria credibilità e fiducia: un’impresa che opera in modo sostenibile è un’impresa che lavora per essere pienamente trasparente.

9 – Agevolazione dell’accesso ai capitali: un’impresa sostenibile è un’impresa che nell’interlocuzione con banche e istituzioni finanziarie vanta un vantaggio competitivo.

10 – Crescita della reputazione: gli stakeholder valutano in modo crescente le aziende per i valori che incarnano e in questo senso l’impegno per la sostenibilità si traduce anche in un miglioramento della percezione che gli stakeholder hanno dell’impresa. Una buona reputazione costituisce una risorsa intangibile fondamentale che contribuisce in modo significativo a creare valore aggiunto per la marca e per l’azienda.”

Quale il segreto nell’aver saputo innovare in un mercato apparentemente tradizionale e come continuare a innovare in futuro?

“Il segreto è non accontentarsi mai, l’imprenditore non è mai felice e soddisfatto, e per questo non si ferma mai: avere voglia di crescere e di inventare sempre nuove soluzioni, essere curiosi e guardare avanti nel lungo periodo è l’unico modo per fare crescere l’impresa.

Spesso proviamo a fare i “futurologi”, ovviamente sulla scorta di ricerche e indagini socio-economiche, per capire quali saranno le evoluzioni del mercato. Per esempio, oggi stiamo meditando sull’impatto di un così lungo periodo di emergenza sanitaria sulla nostra tipologia di prodotti: pensiamo che certamente l’igiene diverrà sempre più importante per le persone, ma anche la loro richiesta di soluzioni sempre più tailor-made. Prevediamo infatti un consumatore estremamente esigente e abituato a una ampia velocità di risposta alle proprie richieste: in quest’ottica stiamo studiando il mondo dell’e-commerce e pensando a una spiccata personalizzazione dei prodotti.

Vorrei però sottolineare ancora l’importanza dei valori: se è vero che dobbiamo dare risposte concrete alle nuove esigenze di consumatori, noi aziende leader dobbiamo anche dare l’esempio con il senso di responsabilità proprio di chi traccia la rotta: nell’ambito della sostenibilità non solo è nostro dovere un comportamento sostenibile, ma dobbiamo anche cercare di coinvolgere tutta la nostra filiera produttiva e la catena del valore: aiutando per esempio gli attori più piccoli a migliorare le loro performance ambientali, dando loro dei framework ma anche ponendo dei criteri di selezione che sbarrino la strada alla collaborazione con fornitori non conformi agli standard richiesti, esercitando la nostra forza contrattuale.

“Clean living. For everyday needs. For a healthier planet. For integrity and respect” è il nostro purpose che ben definisce il nostro ruolo nella società e i benefici che intendiamo portare alle persone e al pianeta e che si possono così riassumere: promuovere igiene, sicurezza e salute per aiutare le persone a migliorare igiene e pulizia attraverso i nostri prodotti; produrre in modo pulito per la salvaguardia dell’ambiente, attraverso un approccio alla produzione ispirato alla “transizione ecologica”; essere etici e puliti come azienda per costruire una cultura d’impresa sostenibile. Le relazioni che sviluppiamo con tutti i nostri stakeholder si ispirano al rispetto dei valori di professionalità, concretezza, onestà, eticità e trasparenza e al perseguimento di pratiche di inclusione, condivisione, partecipazione e corretta informazione. Un approccio basato sull’integrità di comportamento e sul reciproco rispetto per contribuire a costruire un futuro positivo per le persone e il pianeta.”